Impossible non visitare la Sardegna senza aver ammirato anche i Murales di Orgosolo, celebri murales che si trovano in un piccolo borgo della Barbagia e che costituiscono un vero e proprio museo a cielo aperto nel cuore dell’isola. I murales ci raccontano l’attualità , la storia, la vita quotidiana e le antiche tradizioni, anche pastorali, dell’isola. Scopriamo qualcosa in più su questi magnifiche opere d’arte.
Il piccolo borgo di Orgosolo conta circa 4.000 abitanti e si trova in provincia di Nuoro, nel cuore della Sardegna, a 620 metri sopra il livello del mare, nella regione storica della Barbagia di Nuoro. Il piccolo borgo è celebre in tutto il mondo per i suoi incredibili murales, dipinti coloratissimi che si trovano in ogni strada e in ogni piazza del paesino e costruiscono la cifra stilistica del borgo.
Si trovano non solo sulle facciate delle case antiche del centro storico, ma anche sui nuovi edifici: in tutto si contano oltre 150 dipinti murali, opere d’arte popolari che anno dopo anno attirano turisti italiani e stranieri da ogni dove.
Le origini dei Murales di Orgosolo
Ma quali sono le origini dei Murales? La loro origine risale al XIX secolo ed è strettamente legata al fenomeno del banditismo che si diffonde rapidamente nelle stesse zone in seguito all’espropriazione delle terre da parte dello Stato che la popolazione cercava di difendere in ogni modo.
A questo movimento di protesta attiva si lega anche la nascita del muralismo, strumento di protesta decorativo. Il primo murale a Orgosolo viene realizzato successivamente, solo nel 1969 e porta la firma di Dioniso, un gruppo di anarchici di origine milanese.
Ma il fenomeno prende piede a partire dal 1975, quando il professor Francesco Del Casino, toscano, ma residente ad Orgosolo, decide di realizzare insieme ai suoi alunni della scuola media altri murales nel paese, con l’obiettivo di decorare alcune pareti spoglie del paese. Da quel momento in poi i murales di Orgosolo si moltiplicano e vengono realizzati grazie al contributo di artisti e di gruppi locali impegnati a raccontare le tradizioni pastorali dell’isola, la quotidianità e le ingiustizie, la sofferenza e spesso la lontananza dello Stato e della politica da questi territori.
Le stile dei murales barbaricini
I murales di Orgosolo sono muri che parlano e si caratterizzano per la loro estrema semplicità, ma al tempo stesso per l’efficacia del loro messaggio.
Si tratta di muri che raccontano le fatiche, le denunce e le conquiste di una piccola comunità ampliandosi anche a storie di carattere internazionale. Lo stile è semplice e d’impatto, esattamente come il messaggio che i murales intendono trasmettere.
Alcuni tratti, colori e modi d’espressione ricordano lo stile di Guernica di Picasso senza tralasciare degli accenni allo stile cubista o dei grandi codici narrativi dei muralisti messicani degli anni ’20. Tutte le figure e gli oggetti dipinti sono grandi e voluminosi, importanti e squadrati mostrando una forte matrice di derivazione cubista.
La maggior parte dei murales realizzati sono estremamente semplici, tanto nello stile, quanto nel linguaggio utilizzato, ma alcuni sono realizzati in stile trompe-l’oeil, con un effetto decorativo che resta sempre funzionale all’effetto espressivo. E quando la semplicità del linguaggio non è sufficiente, il muralista ricorre anche alla didascalia, alla citazione letteraria o politica.
Servizio traghetti a cura di Traghettilines